Se c’è una parola che può descrivere la città d’oggi è “prossimità”. La sensazione che la zona in cui si viva sia il vicinato, e che il vicinato siano persone, attività, iniziative. I quartieri assumono allora una posizione di rilevanza, perché è in mezzo a loro che si costruisce un racconto unitario della città, per cui la città assume le sembianze di un romanzo di cui ogni quartiere è personaggio e capitolo, un piccolo centro tra i tanti a cui si affianca. Per conoscere le nostre nuove città bisogna ripartire da qui, dal vicinato, dai quartieri e dalle persone che li compongono e li fanno, i veri makers e protagonisti dell’urbanità.
Se c’è una parola che può descrivere la città d’oggi è “prossimità”. La sensazione che la zona in cui si viva sia il vicinato, e che il vicinato siano persone, attività, iniziative. I quartieri assumono allora una posizione di rilevanza, perché è in mezzo a loro che si costruisce un racconto unitario della città, per cui la città assume le sembianze di un romanzo di cui ogni quartiere è personaggio e capitolo, un piccolo centro tra i tanti a cui si affianca. Per conoscere le nostre nuove città bisogna ripartire da qui, dal vicinato, dai quartieri e dalle persone che li compongono e li fanno, i veri makers e protagonisti dell’urbanità.