L'incanto di camminare nelle Dolomiti trentine.

Cinquemila chilometri di sentieri percorribili a piedi tra valli selvagge e monti imponenti, una rete di rifugi in quota dove trovare ristoro e, per i più avventurosi, il brivido delle ferrate. L'escursionismo nella natura è un’esperienza coinvolgente e alla portata di tutti.

Trekking, la passione di mettersi in cammino

Il modo più semplice ed ecologico per ammirare le meraviglie della montagna è farlo a piedi, passo dopo passo, alla scoperta di cime e vallate ricche di storia e tradizioni, circondati da un paesaggio unico che cambia a ogni svolta. Con oltre cinquemila chilometri di sentieri, sempre curati e ben segnalati, il Trentino è fra i luoghi più apprezzati dagli appassionati di trekking, con percorsi di ogni difficoltà.

Il Dolomiti Brenta Trek, per esempio, offre due itinerari ad anello alternativi nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta. Il percorso “Expert”, pensato per soddisfare gli escursionisti più esperti e allenati, è un circuito suddiviso in undici tappe tra sentieri e ferrate, per un dislivello totale di 8.200 metri e 96 chilometri di camminata. Il percorso “Country” è invece dedicato a chi ama viaggiare a piedi fra natura e cultura. Parte da Madonna di Campiglio ripercorre il sentiero “San Vili”, un'antica via romana, per raggiungere la Valle dello Sporeggio e quindi la Val di Tovel.

Altrettanto spettacolari sono il Pala Ronda Trek, che permette di girare attorno alle Pale di San Martino, e il Dolomiti Panorama Trek, che collega la Val di Fassa con la Val di Fiemme e la zona di San Martino di Castrozza, dove i tramonti infiammano le rocce dando vita all’affascinante fenomeno dell’Enrosadira. L’Alta Via del Granito è una traversata ad anello di 3 giorni, nella singolare isola granitica del gruppo Cima d’Asta - Cime di Rava, nella Catena meridionale del Lagorai. Si pernotta negli unici due rifugi del gruppo: Cima d’Asta “Ottone Brentari” e Caldenave.

Gli appassionati di storia contemporanea possono invece esplorare i 520 chilometri del Sentiero della Pace, che collega il Passo del Tonale alla Marmolada attraversando alcuni dei luoghi più importanti della Grande Guerra combattuta in Trentino. Lungo l’itinerario si incontrano ex-strade militari, trincee, fortificazioni e si attraversano i teatri di importanti battaglie.

Oltre ai trekking tra i principali gruppi montuosi in Trentino si possono percorre diversi itinerari nelle sue vallate che valorizzano forme di turismo slow e sostenibile e sono adatti a tutti purché un po’ allenati. Il Sentiero San Vili (107 km) unisce Trento a Madonna di Campiglio, la Valle dell’Adige alle Dolomiti di Brenta, lungo percorsi alternativi che portano, appunto, dalla città alla montagna in cinque/sei tappe. In Val di Non si può camminare sul Sentiero Jacopeo d’Anaunia (60 Km) che ripercorre le strade dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela unendo la Basilica dei Santi Martiri Anaunensi di Sanzeno al Santuario di San Romedio attraverso un percorso in sette tappe che tocca entrambi i versanti della valle.

Il territorio trentino è attraversato dal Sentiero Europeo E5, che dalla Pointe du Raz in Bretagna raggiunge Venezia attraverso Francia, Svizzera, Germania, Austria. Il tratto trentino si sviluppa tra Valle di Cembra, Valle dei Mocheni, Valsugana, Altopiani di Vezzena, Lavarone e Folgaria, Gruppo del Pasubio e Gruppo del Carega - Piccole Dolomiti.

Anche la Via Romea Germanica, che nel 2020 è stata riconosciuta “Rotta culturale europea” dal Consiglio d’Europa attraversa il territorio trentino: da Bolzano lungo la valle dell’Adige raggiunge Trento e da qui prosegue verso la Valsugana fino a Bassano del Grappa, Padova. Un cammino di 2200 km, descritto fin dal 1200, che dal Nord Europa raggiungeva la città simbolo della cristianità.


E per godersi la magia della montagna, in estate come in inverno, le Guide Alpine del Trentino propongono Let’s Dolomites, una serie di tour a tema da 3 a 6 giorni con pernottamenti in rifugio; in inverno la proposta è incentrata invece su attività come ciaspole, scialpinismo e arrampicata sulle cascate di ghiaccio.

Alcuni itinerari attraversano anche parchi e riserve naturali, spesso attrezzati con sentieri didattici, centri visite e pannelli esplicativi che permettono di conoscere le meraviglie del luogo. Il Trentino ospita infine sei parchi tematici dedicati al nordic walking, la camminata nordica con i bastoni, che simula i movimenti dello sci di fondo allenando l’85% dei muscoli del corpo.

I rifugi alpini, per vivere la montagna più autentica

Questa estesa rete di sentieri può contare sulla costante manutenzione della Società degli Alpinisti Tridentini (SAT, sezione provinciale del CAI), la più importante istituzione della montagna trentina: fondata nel 1872, oggi annovera quasi 27 mila soci e gestisce 35 rifugi e numerosi bivacchi.

In tutto il Trentino sono attivi ben 146 rifugi alpini, dove gli escursionisti possono trovare ristoro o pernottare durante un itinerario di più giorni. Qui si ritrova, immutata, quella condivisione genuina che fa della vita di montagna un’esperienza autentica. Molti rifugi sono raggiungibili anche con una breve passeggiata, per assaporare le specialità della cucina trentina in un’atmosfera familiare. È anche possibile organizzare trekking insieme agli Accompagnatori di Media Montagna, guide escursionistiche abilitate, con un’approfondita conoscenza del patrimonio ambientale e culturale, per scoprire i segreti della natura e la cultura millenaria di questi luoghi ricchi di storie e leggende.

Le ferrate, per provare il brivido dell’abisso

Le montagne del Trentino sono famose anche per le numerose e spettacolari ferrate, percorsi attrezzati che, grazie a cavi metallici, staffe, pioli e scalette, facilitano la salita alla vetta senza bisogno della tradizionale attrezzatura alpinistica.

I sentieri attrezzati possono essere affrontati in tutta sicurezza con l’equipaggiamento adatto (imbrago, guanti, caschetto e l’apposito kit da ferrata) e un’adeguata preparazione atletica. Ma è anche possibile farsi accompagnare delle Guide Alpine, gli angeli custodi della montagna, disponibili per corsi o per organizzare escursioni di uno o più giorni. Le vette del Trentino ospitano ferrate per tutti i gusti.

C’è la celebre via delle Bocchette, nel Parco Naturale Adamello Brenta: prende il nome dalle bocchette tra una cima e l’altra che caratterizzano le Dolomiti del Brenta, a cui spesso si accompagnano numerose cenge (le sporgenze naturali che si formano sulle pareti roccia calcarea), dando vita a un panorama davvero unico. Il sentiero attrezzato Dino Buzzati, allestito nel 1977 in memoria del celebre scrittore che amava arrampicare in Val Canali, offre magnifici scorci sulle Pale di San Martino, montagne di origine corallina tra le più belle delle Dolomiti; qui la spettacolare parete sudoccidentale del Cimon della Pala ospita anche l’impegnativa ferrata Bolver Lugli. In Val di Fassa l’offerta è amplissima: si va dal suggestivo sentiero Bepi Zac, un percorso attrezzato tra grotte e passaggi nella roccia dove è possibile rivivere gli scenari della Grande Guerra, alla ferrata dei Finanzieri, adatta a escursionisti esperti, lungo la parete della cima Collàc. Quelle sopra il Lago di Garda, tra le più frequentate, garantiscono splendidi panorami e permettono di scegliere tra diversi gradi di difficoltà: la ferrata del Monte Colodri di Arco, per esempio, è adatta anche ai bambini e a chi è alle prime armi. Decisamente più impegnativa la nuova ferrata delle Aquile, in Paganella: aerea e molto spettacolare, con tanto di ponti sospesi. Meno conosciuto ma decisamente originale è il sentiero attrezzato Sallagoni, che si sviluppa nel canyon di Castel Drena, facilmente raggiungibile dalla Valle dei Laghi. O, ancora, l’affascinante Sentiero dei Fiori, sopra il Passo del Tonale, ricavata su camminamenti e postazioni austriache della prima guerra mondiale.

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Escursioni e avventure in alta montagna

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