LA DIGUE: L’ISOLA DOVE IL TEMPO SEMBRA ESSERSI FERMATO

La quarta isola per estensione delle Seychelles è un luogo incantato in cui la conservazione delle tradizioni e della cultura ne fanno un posto unico.

L’atmosfera calorosa di questa isola intima e pacifica, la sua architettura tradizionale, le sue spiagge strabilianti, come la leggendaria Anse Source d’Argent, annoverata tra le spiagge più celebri delle Seychelles e persino del mondo, le sue scogliere di granito scolpite e le sue sabbie bianche impressionanti ne fanno un must assoluto per i viaggiatori. Le sue isole satelliti pittoresche sono ideali per escursioni in pinne, maschera e boccaglio o immersioni con bombola di ossigeno. L’isola è una destinazione molto apprezzata dai vacanzieri che amano le tradizioni e che desiderano scoprire un altro mondo dove il tempo si sia realmente fermato. È ugualmente un trampolino ideale per scoprire le isole vicine di Petite e Grande Soeurs, Coco e Marianne. Dal 25 marzo, tra l’altro, le Seychelles si apriranno a tutti i visitatori del mondo (tranne quelli del Sud Africa) con un tampone negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza. 

 

Intravista dal navigatore francese Lazare Picault all’epoca della sua scoperta delle Seychelles nel 1742, La Digue deve il suo nome a uno dei vascelli della flotta dell’esploratore Marion Dufresne, comandato da Jean Duchemin di St Malo, inviato dalla Francia per ordine di César Gabriel de Choiseul Praslin per esplorare le isole granitiche delle Seychelles nel 1768 con la Compagnia delle Indie.

La Digue, a circa 40 km da Mahè, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove le tradizioni giocano un ruolo importante: la bicicletta e il carro buoi (taxi buoi) sono i principali mezzi di trasporto e ci si impegna per preservare i costumi, l’architettura e lo stile di vita tradizionali e tranquilli. Vi sono esempi di architettura tradizionale e di casa coloniale nelle regioni di Grand Anse, L’Union Estate, Anse Réunion e La Passe. I metodi tradizionali per la costruzione delle barche o la raffinazione dei prodotti della noce di cocco (copra) sono ancora praticati qui. L’ambiente e l’incontro con la popolazione di La Digue, dall’identità molto forte, saranno solo un vantaggio supplementare alla scoperta di una vita pacifica e ad un attimo di vera condivisione.

Andare a La Digue presuppone senz’altro una visita alla proprietà privata dell’Union Estate, un’antica piantagione di cocchi, un giardino botanico ed un museo tradizionale vivente che comprende:  il cimitero storico dei primi coloni, dove la vegetazione sembra essersi ripresa i propri diritti sull’uomo e la pietra, lasciando apparire lo stesso, qua e là, nomi dalle sonorità francesi; la fabbrica di copra, dove si può scoprire l’industria locale tradizionale del mulino d’olio di cocco e del forno a noce di cocco (calorifero) per fabbricare la copra. Questo edificio ripercorre le tappe di trasformazione della copra ed il mulino la cui macina è instancabilmente trainata da un bue, estraendo così l’olio di cocco; la piantagione di vaniglia che qui cresce allo stato naturale ma altrettante piante di zafferano e di patchouli, segni del prestigio di una volta del posto; il cantiere navale (Union Boat Building Yard) dove la navi da pesca sono intagliate nei takamaka e dove un’antica nave pirata lascia immaginare un viaggio nel tempo; il Rocher de Granit (Granite Boulder), meraviglia della natura classificata Monumento Nazionale (schegge di roccia con sculture naturali), spettacolare esempio di ciò che gli elementi naturali possono plasmare, donandogli una forma magnifica, conseguenza della sua lunga esposizione alle forze dell’erosione; è un monolito impressionante per la sua grandezza, formatosi nell’era precolombiana, circa 750 milioni di anni fa, per il lento raffreddamento delle rocce fuse (magma) della crosta terrestre all’origine di questi cristalli particolarmente imponenti;  la tenuta di tartarughe di terra giganti; la Maison de Planteur, una bella casa coloniale a madiere con un tetto di foglie di latanie e possedendo una terrazza orientata in pieno ovest, di fronte al tramonto con vista sull’isola vicina di Praslin; è servita da scenario per le riprese del film “Goodbye Emmanuelle” del 1976, con Sylvia Kristel; la celebre spiaggia di Anse Source d’Argent che figura tra le spiagge più fotografate sulla Terra. Le lontane spiagge di Grande Anse, Petite Anse, Anse Cocos, fanno parte dei posti più belli al mondo, nonché tra i più romantici. Esse sono oggetto di passeggiate a piedi, in bicicletta o in carro buoi, se l’accesso lo consente, e promettono meraviglie.

A La Digue si trovano eccellenti siti per le immersioni con pinne, maschera e boccaglio ad Anse Réunion; Le Anse Banane, Anse Grosse Roche e Anse Fourmis sono ideali invece da esplorare attraverso piccoli sentieri in bicicletta, così come le case coloniali ben conservate come la Maison Eustache Sarde ad Anse Réunion. Questa costruzione principalmente in legno è uno degli unici esempi restanti, di questo genere, alle Seychelles. Datata all’inizio del XX secolo, questa casa fu costruita con una precisione quasi geometrica. Un tempo sostenuta da grandi pilastri di muratura, essa poggia oggi su un sottosuolo di cemento abitabile. Essa possiede una veranda sulla facciata, adornata da mansarde con balaustre ornamentali in legno, comprendendo un tetto con uno spazio abitabile in soffitta. Il progetto è stato concepito per permettere una normale ventilazione. Per gli amanti del bird watching la Riserva Speciale dell’uccello “Vedova”, è il luogo perfetto perché privilegiato dal Pigliamosche nero di Paradis, uno degli uccelli più rari al mondo, come pure il Bulbul delle Seychelles, la Nettarina delle Seychelles e tartarughe d’acqua dolce estremamente rare (le tartarughe d’acqua dolce dalle pinne gialle e col ventre stellato). Per gli appassionati di fotografia e per gli inguaribili romantici il Mont Belle-Vue e il picco Nid D’aigle che culmina a 333 metri di altitudine sono il posto ideale per ammirare un panorama grandioso sulle isole satelliti circostanti; questa scalata permette di scoprire la biodiversità delle colline boscose. 

La Digue è circondata da una varietà di isole i cui fondali eccezionali meritano di essere esplorati durante un’escursione oppure in navigazione, durante tuffi sott’acqua o immersioni nel mondo sottomarino con pinne, maschera e boccaglio. Tra queste ci sono le isole di Petite e Grande Soeurs, la seconda è particolarmente famosa per i suoi panorami unici e le sue eccellenti possibilità di passeggiate, immersioni sottomarine grazie alle sue magnifiche acque trasparenti e alla sua vita marina prolifica. Protetti da una barriera corallina, i fondali sottomarini sono eccezionali qui. Lungo gli scogli, incontrerete le tartarughe di mare e pesci tropicali dai colori cangianti in un’acqua cristallina e luminosa. L’isola ha la forma del numero 8 e possiede due superbe spiagge da ogni parte dei suoi fianchi. L’Isola Cocos si trova a 7 km a nord di La Diguein prossimità immediata delle sue vicine Félicité e le isole di Petite e Grande Soeurs. Di formazione granitica, è composta da alcuni scogli e palmizi, le sue acque traslucide consentono di ammirare la variopinta fauna sottomarina locale: razze, tartarughe marine o, per i più fortunati, piccoli squali corallo. Possiede una spiaggia molto piccola di sabbia bianca ed è classificata Parco Marino Nazionale dal 1996. L’isola  Marianne un tempo piantagione di noci di cocco negli anni ’40, appartiene ormai al gruppo di birrai “Seybrew”. È uno dei migliori siti di immersione sottomarina, riconosciuta a livello mondiale per il suo scenario sottomarino soprannaturale con immense scogliere ripide in posizione verticale che misurano 10, 20 o 30 metri di altezza e che attirano pesci di grandi dimensioni, specialmente alcuni squali degli scogli grigi, tutte femmine, il che resta un enigma, ma ugualmente razze aquila, barracuda, tartarughe marine, ecc. La profondità di questo sito appassionante è di 27 metri e si rivolge a immersioni garantite esclusivamente.

L’isola Félicité è un’isola granitica pittoresca dal rilievo contorto: era una piantagione di noci di cocco fino agli anni ’70, contando una piccola popolazione di circa 50 persone. L’isola ospita oggi un lussuoso resort con prestigiose ville, Spa e un’ampia offerta di esperienze uniche per il viaggiatore moderno.  La superba spiaggia di Félicité, La Penice, permette una meravigliosa balneazione o un’eccellente immersione.

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