Avete mai visto il sorprendente “mare a quadretti” delle risaie piemontesi, tra Vercelli e Novara? Qui, tra aprile e maggio le decine di canali del Sesia e dal Ticino allagano le fertili terre del nord Piemonte che tra fine maggio e giugno diventano poi distese verdissime di teneri germogli. I percorsi lungo le strade inghiaiate, che servono per la trebbiatura del riso, ci fanno scoprire piccoli borghi rurali e le tipiche cascine, un tempo popolate di mondine. Qui è facile acquistare ottime varietà di riso direttamente nelle aziende agricole, assaggiare superbi risotti, osservare tante specie di uccelli che amano l’acqua come aironi, garzette, nitticore, cormorani e rarità come la spatola e l'ibis sacro, protetti dal Parco delle Lame del Sesia.
400 mila ettari tra le province di Vercelli, Biella e Novara con circa quattromila aziende agricole: è un affascinante ecosistema, quello delle risaie, risvegliato a primavera dal gracidare da un esercito di rane e regolato da un sistema complesso di ingegneria e architettura idraulica: canali artificiali, sbarramenti, bacini, edifici di presa e snodi di cui il Canale Cavour - tra le più rilevanti opere di ingegneria idraulica a livello europeo – rappresenta la struttura principale. Una profonda e particolare cultura rurale che si può scoprire a piedi, in bicicletta o a cavallo, dove spiccano bellezze architettoniche inattese, come il complesso abbaziale di Lucedio, e tanti piccoli scorci di vita agricola dai gesti antichi ma dalle modernissime modalità di coltivazione e lavorazione di un prodotto d’eccellenza.
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