VENTOTENE, L'ISOLA DEL VENTO

Le mongolfiere della Festa di Santa Candida

La chiamano l’isola del vento. Un vento che avvolge, sorvola, attraversa, sibila e canta su questa piccola terra dalla bellezza selvaggia e dall’odore tipico della macchia mediterranea che la ricopre.

Ventotene fa parte dell’Arcipelago delle Isole Pontine, situato quasi al centro del Mar Tirreno ed è raggiungibile da Anzio, Formia e Terracina. E’ un’isola di piccole dimensioni (1,54 km²) che nasce a seguito di deposito di andesiti, basalti e tufi provenienti da effusioni ed esplosioni di vulcani sottomarini.

Basta immergersi pochi istanti nelle sue limpide acque per restare incantati dallo scenario che ci appare davanti: spugne scarlatte che ricoprono le pareti delle grotte, gorgonie, formazioni di calcare viola e blu che appaiono come corallo tropicale, grappoli e anelli di uova di molluschi, corvine e castagnole. Inoltre, è ancora possibile l’osservazione di reperti archeologici da navi affondate in epoca romana, i più significativi oggi custoditi presso il Museo Archeologico comunale.

E’ un’isola che sorprende già all’arrivo, quando l’imponente presenza archeologica romana si palesa davanti agli occhi. Il porto, il molo e le sue bitte, i suoi magazzini dal tipico colore marrone chiaro, sono stati scavati al vivo nella tenera roccia vulcanica e dopo oltre 2000 anni sono ancora lì, a svolgere il loro lavoro, con immutata efficacia. Oggi come duemila anni fa, il molo si tinge di blu, rosso, bianco e verde grazie alle piccole imbarcazioni che fanno la spola dall’isola a S. Stefano l’isolotto dove risiede il carcere borbonico, lasciando dietro di sé scie bianche ad increspare il mare.

Siamo ancora nell’area del porto quando incontriamo pittoreschi venditori delle famose lenticchie di Ventotene, piccole e gustose, semplici da preparare, come pure piante di capperi ed altre piante aromatiche. Addentrandoci a piedi si arriva a piazza Castello, il cuore dell’isola, su cui si affacciano piccoli caffè, locali, l’edicola e dove, di sera, ci si raduna per fare quattro passi e chiacchierare sotto la luce della luna e delle stelle.

Di giorno, l’isola offre ospitalità balneare in due spiagge: Cala Rossano nel bacino del porto nuovo e Cala Nave di fronte alla quale si stagliano due grandi forme rocciose (Nave di Terra e Nave di Fuori) e il cosiddetto Scoglietello, di grande impatto scenico. Altri tratti balneari, anche se di accesso meno agevole, si trovano a Cala Battaglia e a Parata della Postina a Sud, a Parata Grande e a Moggio di Terra a Nord-Ovest, e a Capo dell’Arco a Ovest. Ovunque l’acqua nella quale tuffarsi è cristallina.

È impossibile stare lontani dal mare, praticare windsurf, snorkeling e immersioni subacquee per esplorare i meravigliosi fondali e il relitto della motonave S. Lucia, affondata durante la II guerra mondiale, a breve distanza da Punta Eolo.

E proprio a Punta Eolo troviamo i resti dell’antica villa romana nella quale fu confinata Giulia, figlia dell’imperatore Augusto. L’antica villa e le cisterne romane sono visitabili attraverso percorsi guidati che svelano un passato ricco di storia e fascino.

Ventotene, come S. Stefano, è un’isola la cui natura è tutelata dall’Area Marina Protetta e Riserva Naturale Statale, a protezione dello straordinario ed unico patrimonio ambientale marino e terrestre che appartiene a tutti.

Per chiudere l’estate, il 20 settembre, si celebra la festa di S. Candida con una suggestiva processione e il lancio delle tipiche e coloratissime mongolfiere, alimentate dallo “struppolo”, stracci e carte imbevuti di nafta, che si spengono nel cielo per poi ricadere in mare aperto come tante piccole stelle cadenti.

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