ARPINO, PATRIA DI CICERONE

Uno dei borghi della Ciociaria con Mura Ciclopiche

Arpino è uno dei centri più antichi della provincia di Frosinone. E’ dominata dall’Acropoli, il borgo fortificato della Civita Vecchia, nella quale si può ammirare una straordinaria porta ogivale con arco a sesto acuto e quasi metà dell’originale cinta muraria formata da blocchi di pietra ciclopiche definite, vista la loro forma geometrica, Mura Poligonali.

La cittadina è adagiata fra due colli il cui profilo è proprio a forma di arpa e la sua posizione offre incantevoli panorami sul territorio circostante. Per questa sua posizione dominante fu roccaforte dei Volsci, dei Sanniti e dei Romani e anche nel Medioevo venne scelta per le sue caratteristiche difensive.

Dopo aver fatto parte del Ducato Romano, divenne terra di conquista da parte dei Normanni, degli Svevi e del Papato, feudo dei Conti d’Aquino e di altre casate francesi. Periodi floridi e di grande espansione furono i secoli XVII e XVIII fino all’Unità d’Italia, quando Arpino rientrò nella provincia di Caserta e solo nel 1927 in quella di Frosinone.

Fin dall’epoca romana, il borgo si distinse come centro laniero di grande rilevanza. Diffusissima era la produzione artigianale, organizzata all’interno delle famiglie che ospitavano telai e arcolai tra le mura domestiche che oggi si possono ammirare nel Museo dell’Archeologia Industriale della Lana.

Il vasto territorio arpinate ha dato i natali a uomini illustri quali Marco Tullio Cicerone e Giuseppe Cesari, il Cavalier d’Arpino, al quale si devono alcune opere pittoriche custodite nelle chiese cittadine e del quale è possibile visitare il Palazzo in via Cesari.

Essendo la patria di Cicerone, Arpino è la sede dell’importantissimo Certamen Ciceronianum Arpinas, che annualmente accoglie centinaia di ragazzi da tutto il mondo per sfidarsi sui testi dell’illustre oratore latino. A rendere prezioso questo borgo nel frusinate ci sono molte attrattive, prima fra tutti la celebre Fondazione Umberto Mastroianni, un luogo imperdibile per gli appassionati di arte. Da vedere anche la settecentesca Collegiata di San Michele Arcangelo e il Palazzo Boncompagni, oggi sede del Comune.

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