Se la via Emilia avesse un profumo, sarebbe quello della cucina meravigliosa e traboccante di Pellegrino Artusi, padre della Cucina italiana, celeberrimo nel mondo, nato a Forlimpopoli nel 1820. Quando una cosa nasce bene, allora c’è poco da stupirsi di cosa succede dopo: oggi in Emilia-Romagna si produce la più alta concentrazione di prodotti Dop e Igp in Europa. Sono 44 le eccellenze che hanno ricevuto l’etichetta Dop e Igp  a cui vanno aggiunti 21 vini fra DOCG e  DOC come l’Albana di Romagna, il Sangiovese, il Lambrusco il Gutturnio, i 9 territori di produzione IGT, ma anche 15 Presidi Slow Food e oltre 200 prodotti tradizionali iscritti nell’Atlante ministeriale. 

Come definirli? Veri tesori che valgono il viaggio per assaggiarli e portarli a casa. Nascono tutti in Emilia-Romagna: Prosciutto di Parma Dop, Parmigiano Reggiano Dop, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Reggio Emiia Dop, Olio d'Oliva extravergine di Brisighella e quello delle Colline di Romagna, Mortadella di Bologna Igp, Culatello di Zibello Dop, la serie di salumi piacentini Dop come la Coppa, il cremoso Squacquerone di Forlì perfetto su una fumante Piadina, il Porcino di Borgotaro e il tartufo bianco delle colline riminesi. E ancora tagliatelle, tortellini e una ricca produzione ortofrutticola di altissima qualità. Tanta eccellenza oggi è diventata anche una serie di 24 Musei del Cibo: sono sempre visitatissimi. 

Ma non c’è bisogno di essere invidiosi di tanta arte: l'Emilia Romagna è sede di numerose scuole di cucina che insegnano agli ospiti i segreti dei sapori della Via Emilia. Un esempio per tutti è proprio Casa Artusi a Forlimpopoli.

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