A pochi passi da Pandino sorge un unico borgo “rurale” appartenente all’ associazione “I Borghi più Belli d’Italia”, Gradella, probabilmente, esisteva già a partire dal VIII – IX sec. come presidio longobardo, ma il primo riferimento scritto in cui compare il nome di Gradella è del 1186 quando Federico Barbarossa concede a Milano vari possedimenti, tra i quali figurano Gradella, PandinoAgnadello e Rivolta.

La storia del borgo di Gradella è strettamente legata alla famiglia Maggi, nobile famiglia bresciana. Infatti, a partire dal 1558 Onofrio Maggicancelliere e capitano di giustizia, iniziò ad acquistare terreni nella zona di Gardella diventando in breve tempo proprietario del borgo dove fa erigere anche la villa padronale.

Girolamo, discendente di Onofrio, ottenne l'investitura da parte del re Carlo II di Spagna (sotto la cui giurisdizione ricadeva anche il Ducato di Milano) del Feudo di Gradella con il relativo titolo di conte.

Nel 1705 la località fu saccheggiata e gravemente danneggiata dalle truppe francesi per cui è a dopo questa data che risale l'impianto urbanistico attuale.

Negli anni trenta la proprietà di Gradella passo al conte Aymo Maggi, celebre per essere stato uno dei creatori e organizzatori della Mille Miglia, il quale dedicò molte attenzioni al borgo e ai suoi abitanti facendo costruire le scuole, l'asilo, l'acquedotto, i bagni pubblici e il campo sportivo.

 

Il borgo di Gradella merita una passeggiata fatta in tutta calma, per godersi l'abitato rurale con le caratteristiche case dipinte in giallo e profilate di mattoni rossi e le corti comunicanti; 

  • Villa Maggi, già esistente nel XVII secolo, che deve il suo aspetto attuale alle modifiche attuate nei secoli XIX e XX, inserita in un vasto parco.
  • Chiesa Parrocchiale dedicata alla S.S. Trinità e a S. Bassiano ricostruita a partire dal 1895, sul luogo della chiesa precedente.  La chiesa fu affrescata nel 1919 dal pittore Luigi Morgari che dipinse un ciclo dedicato a San Bassiano.
  • Davanti al cimitero è collocata una piccola cappella sul luogo dove si trovava il lazzaretto, sorto durante la peste del 1630.

 

LA CURIOSITA'

Girovagando tra le vie di Gradella, è possibile imbattersi in un gruppo di daini, portati qui dall'ultima contessa, Camilla Maggi, poiché questi animali erano una sua passione. I daini si sono perfettamente ambientati tra i bovini e gli equini allevati nel borgo, e oggi accolgono festosamente chiunque si avvicini loro.

GRADELLA, uno dei Borghi più Belli d'Italia

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