GRAN TOUR DEL MOLISE TRA STORIA E GUSTO
borghi/ biodiversità/ gastronomia
(sette giorni/ sei notti)
1° GIORNO– ISERNIA– CASTEL DEL GIUDICE
Arrivo dei partecipanti a Isernia e sistemazione in hotel. Nel pomeriggio incontro con il tour leader e partenza per Castel Del Giudice (IS), al confine tra Abruzzo e Molise, grazioso borgo in un territorio montano noto per essere eccellente esempio di rinascita, gemma di un’Italia bella e attiva che ha saputo trasformare queste aree interne in bellezza e bontà. Grazie ad una forte sinergia tra amministrazione comunale, cittadini e imprenditori è nato Borgotufi, un antico aggregato rurale restaurato e trasformato in albergo diffuso mediante un attento ed accurato recupero architettonico. Uno splendido esempio di recupero conservativo, con centro benessere e altri servizi di elevata qualità, circondato da meleti nati da terreni incolti ed abbandonati.
Cena in albergo e pernottamento.
2° GIORNO– CASTEL DEL GIUDICE – CAPRACOTTA (dove le montagne sussurrano ai pastori)
Dopo la prima colazione, un breve percorso ci porterà a Capracotta, situato a 1421 m.s.l.m., un piccolo borgo tra estese praterie e piccole frazioni animate dalle attività rurali che caratterizzano l’intera area dell’Alto Molise. Il nucleo di Capracotta, come appare oggi, nasce nel Medioevo durante la conquista longobarda del Mezzogiorno d'Italia (fine VI- inizi VII secolo d.C.) e si sviluppa nei secoli successivi attraverso la pratica della transumanza, dagli armenti abruzzesi al Tavoliere delle Puglie. Ancora oggi i sentieri selciati sono percorsi dai pochi pastori che tramandano la tradizione e conducono il bestiame in alpeggio nella stagione estiva. Nelle aree verdi circostanti, sorge il Giardino della Flora Appenninica, orto botanico naturale in cui è conservata una considerevole varietà di piante, molte delle quali salvate dall'estinzione. A pranzo saremo accolti in una azienda agricola a conduzione familiare che produce yogurt e latte di alta qualità, materia prima dei prodotti caseari tipici della zona, che assaggeremo assieme ad altre delizie molisane tipiche della tradizione culinaria montana. Il piatto principe del giorno sarà la pezzata, ricetta antichissima risalente al periodo in cui i pastori effettuavano la transumanza tra il Molise ed il Tavoliere delle Puglie. Passeggiando lungo le vie del borgo giungeremo al Palazzo Baronale, dove il Museo della Civiltà Contadina ci porterà indietro nel tempo tra gli attrezzi e gli strumenti della vita quotidiana (raccolti e donati) del popolo di montagna e delle sue vicissitudini al fine di conservare e tutelare la memoria storica del luogo. Rientro a Castel del Giudice.
Cena in albergo e pernottamento.
3° GIORNO – CASTEL DEL GIUDICE – AGNONE (solenni rintocchi di antiche tradizioni)
Dopo la colazione, si parte alla volta di Agnone, l’Atene del Sannio. Il borgo, circondato da un paesaggio montuoso, è il luogo ideale dove poter ammirare i capolavori dell’artigianato che ancora oggi seguono regole tramandate da generazioni. Il rumore del ferro battuto ed il profumo del rame lavorato saranno i suoni e gli odori che ci accompagneranno. Visita al Museo di Arte Casearia e della Transumanza che ci permetterà di rivivere la storia socio-economica di questa regione e dell'Appenino, attraverso un percorso multiculturale ricco di sorprese e racconti. Visiteremo l'annesso laboratorio artigianale, dove le ricche sensazioni olfattive si mescolano alla magia dei movimenti nell'atmosfera fumante da cui nasce il famoso caciocavallo di Agnone, stagionato in pietra lapillo. Dopo la degustazione guidata di cinque formaggi accompagnati da pane locale (che sarà il nostro aperitivo), ci trasferiremo, per un pranzo tipico, in un’accogliente locanda nel cuore del borgo. L’artigianato in Agnone è un’arte secolare ed è stato il motivo degli scambi commerciali tra i ramai del borgo e la città di Venezia, di cui si ritrovano riferimenti architettonici nel quartiere che viene appunto soprannominato “veneziano”. Visita a Palazzo Minutolo con la sua caratteristica bottega orafa, contenente gli attrezzi usati per lavorare i metalli preziosi. Proseguiamo con Palazzo San Francesco, ex convento con una rara biblioteca di antichi di volumi tra cui una copia delle Metamorfosi di Ovidio e il calco dell’originale Tavola Osca, a tema religioso risalente al 250 a.c. Raggiungiamo il Palazzo della Città, quattrocentesco, e la fontana marmorea risalente al 1881, anno in cui venne costruito il primo acquedotto urbano. Visita ad una bottega artigiana, le cui origini risalgono alla fine del 1800, epoca in cui il capostipite avviò la produzione di bilance, ed altri oggetti per pesi e misure a cui si unì successivamente la lavorazione del rame. Da qui, proseguiremo verso la millenaria Pontificia Fonderia di campane Marinelli (la più antica fonderia italiana e fra le più antiche al mondo); la famiglia Marinelli aprirà le porte del loro scrigno per far conoscere passo dopo passo gli antichi rituali della forgiatura del bronzo e della produzione degli strumenti. Il maestro campanaro ci farà apprezzare suoni e tonalità in un concerto davvero inusuale. Rientro a Castel del Giudice.
Cena in albergo e pernottamento
4° GIORNO – CASTEL DEL GIUDICE – CASTEL SAN VINCENZO - SCAPOLI (cuore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise) - ISERNIA
Il nostro viaggio continua nell’Alta Valle del Volturno, a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Alle pendici delle Mainarde, sorge il piccolo borgo di Castel San Vincenzo luogo dell’antico ed omonimo monastero benedettino, uno dei più importanti in Europa. Il sito ospita gli scavi dell'abbazia longobarda del V secolo sulla riva sinistra del fiume e la nuova abbazia del XII secolo sulla riva destra che, profondamente ricostruita nei secoli, è tutt'oggi visitabile ed ospita una comunità benedettina. Nell'area archeologica sono conservati, nella cripta di Epifanio, affreschi tra i più importanti esempi della pittura altomedievale europea. Visita dell’area archeologica e dell’Abbazia. Durante il percorso sarà possibile ammirare il Lago di Castel San Vincenzo, ai confini con l'Abruzzo, un gioiello color turchese circondato dai boschi e dalle cime delle Mainarde che si riflettono nelle limpide acque. Pranzo a Castel San Vincenzo, dove saremo accolti da Stefano, Chef e Sommelier della rinomata locanda Belvedere. Nel pomeriggio visita al borgo di Scapoli, fucina di maestri artigiani produttori di zampogne, antico strumento musicale dei pastori. In questo luogo, incastonato tra le montagne, la cultura musicale si materializza nelle ultime storiche botteghe (che visiteremo), le ultime in Italia, dove vengono intagliate, con tecniche immutate nei secoli, i pregiati e stagionati legni di ulivo, ciliegio e prugno. Il Museo Internazionale della Zampogna e la relativa mostra permanente custodiscono questi gioielli a testimonianza delle abilità e delle tradizioni di un popolo.
Concluderemo la giornata con una visita, unica e straordinaria, al Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia. Tale Museo rappresenta il più antico accampamento umano in Europa (la prima presenza dell’uomo in Europa). Il Museo è una meta obbligata per chi vuole scoprire le tappe dell’evoluzione umana, attraverso gli strumenti e i comportamenti preistorici. Faremo una visita guidata alla scoperta degli innumerevoli reperti che hanno favorito la conoscenza delle abitudini di vita quotidiana, nonché l’organizzazione degli accampamenti in cui vissero le prime comunità di uomini giunti nell’attuale Europa circa 700.000 anni fa. Si proseguirà con una breve visita del centro storico della città di Isernia, per fare poi rientro a Castel del Giudice.
Cena in albergo e pernottamento.
5° GIORNO – CASTEL DEL GIUDICE - FROSOLONE (gocce di Tintilia e riti secolari)
Dopo la colazione, si raggiunge Frosolone, bellissimo centro in provincia di Isernia noto per la storica produzione artigianale di coltelli ed altri attrezzi a lama, una tradizione lunga cinque generazioni. Visiteremo il Museo Civico dei Ferri Taglienti. Frosolone, è la tappa d' arrivo dell’antichissimo rito pastorale della transumanza, che ogni anno si ripete ripercorrendo circa 180 chilometri su tratturi, bracci e tratturelli. La famiglia Colantuono è protagonista indiscussa della tradizione e dell’identità molisana. I suoi membri ci racconteranno uno spaccato di vita antica ed unica, fatta di tradizioni e costumi gelosamente conservati; un indiscusso patrimonio storico, archeologico, antropologico e naturalistico che ha ottenuto dall’Unesco il riconoscimento di Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. Pranzo presso la trattoria “La Taverna” di Frosolone, con degustazione di prodotti tipici del territorio.
Nel pomeriggio si entrerà nel territorio di Petrella Tifernina, antico comune in provincia di Campobasso, dalle probabili origini sannite. Più precisamente siamo nella località Colle Sereno, dalla quale prende il nome una storica azienda agricola e vinicola della regione. Sul fianco della collina, tra i boschi, un’ampia distesa coltivata a vite ed olivi domina la valle e l’inesorabile scorrere del fiume Biferno. Conosceremo le diverse qualità prodotte, tra cui il vino autoctono “Tintilia”, vino straordinario di antica tradizione. Sul fare della sera raggiungeremo La Piana dei Mulini, delizioso albergo diffuso sorto da un antico mulino nel cuore del Molise, nel comune di Colle d’Anchise.
Cena in albergo e pernottamento.
6° GIORNO – COLLE D’ANCHISE (Piana dei Mulini), BUSSO (Il Tartufo Molisano), SEPINO (area archeologica di Altilia)
Dopo la colazione, raggiungeremo il comune di Busso. La famiglia Di Iorio vive la passione per il tartufo da ormai tre generazioni e ci guiderà alla scoperta dell'oro bianco molisano. Andremo con il sig. Vincenzo nel bosco, seguendo i cani esperti nell’entusiasmante ricerca del fantastico tubero scoprendo luoghi, trucchi e segreti di un esperto cercatore. Si rientrerà poi in azienda, per godere della proverbiale accoglienza dei Di Iorio per una ricca degustazione a base di tartufo. Dopo il pranzo si parte alla volta dell’area archeologica di Saepinum (Altilia). Il sito sorge lungo l’antichissimo tratturo Pescasseroli-Candela, a 3 chilometri a nord dall’attuale borgo di Sepino. La città romana fondata nel II secolo a.C., raggiunse il suo massimo splendore in età augustea, a cavallo fra il II sec. a.C. e il I sec. Ha il classico assetto urbanistico con decumano, ancora lastricato e cardo. L’intera cinta muraria ne delimita i confini con quattro porte monumentali (Porta Terravecchia, Porta Tammaro, Porta Bojano e Porta Benevento), il teatro, le terme, il foro, la basilica, il complesso campus-piscina-porticus, il macellum e due quartieri di abitazioni. Segue la visita al borgo abitato di Sepino, alle pendici dei monti del Matese, con una passeggiata rilassante nella zona medioevale tra strette viuzze, balconi decorati e numerose fontane. Rientro a Colle d’Anchise Piana dei Mulini.
Cena in albergo e pernottamento.
7° GIORNO – RIENTRO IN SEDE
Dopo la colazione, rientro alle proprie sedi.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE A PARTIRE DA € 980,00
LA QUOTA COMPRENDE:
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PERIODO: TUTTO L’ANNO