La culla della civiltà
Il territorio segnato dal percorso di Tigri ed Eufrate di scolastica memoria, ha la sua parte più settentrionale in Turchia, dove i due fiumi hanno la sorgente. Diyarbakır, circondata dalla cinta di mura di basalto; Mardin, arabescata nella roccia dove ancora si parla aramaico; e Şanlıurfa, legata alla storia di Abramo, sacra per le tre grandi religioni monoteiste; sono le città più grandi di questa area. Ognuna di loro ha un carattere diverso; offrono bazaar, chiese, monumenti, mosche e soprattutto alcuni dei siti più interessanti, considerati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e alcuni tra i musei, da poco ristrutturati con criteri attuali e moderni, più importa al mondo. Inoltre i loro dintorni sono costellati di piccoli villaggi abitati da minoranze etniche e religiose, scorci naturali, siti archeologici meno famosi ma altrettanto importanti, che fanno di una vacanza qui un viaggio unico.
Ideale per vedere questa zona senza correre sono 8 o 9 giorni, ma se vogliamo aggiungere anche Gaziantep, da visitare per il museo dei mosaici più grande al mondo oltre che per le specialità gastronomiche; Antakya, che allinea chiese, sinagoghe e moschee; o il Monte Nemrut con il Santuario di Antioco I di Commagene e Malatya, la città delle albicocche, occorre aggiungere altri 2 o 3 giorni. 

Come ormai sapete se siete arrivati fin qui e se avete notato il nome del mio sito, apprezzo la calma e i viaggi fatti in tranquillità, ma non disdegnerei affatto un viaggio fatto anche solo per visitare il sito di Göbekli Tepe e soprattutto il Museo Archeologico di Şanlıurfa, il museo più coinvolgente che ho visto negli ultimi trent’anni di viaggi. Da quando l’ho visitato poco dopo l’inaugurazione ho spesso organizzato con grande soddisfazione dei partecipanti “Un fine settimana in Mesopotamia” anche se occorre fare due voli per raggiungerla. 

Facendo tappa a Malatya e al Monte Nemrut si può collegare la Mesopotamia alla Cappadocia o ad altri due siti Patrimonio UNESCO come Divriğı e Ḫattuša per incontrare la civiltà ittita, concludendo, o meglio ancora iniziando da Ankara e dal suo Museo delle Civiltà Anatoliche.
 

Non esitate a contattarmi se volete pianificare il vostro itinerario.
Enrico Radrizzani

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