La presente proposta è solo una delle differenti opportunità turistiche della Rete di Aziende della Fondazione appartenenti alla filiera ricettiva, agroalimentare, culturale ed artigianale del Molise.
UN PO' DI STORIA PER CALARSI NEL CONTESTO DEL TUOR
La tradizionale Corsa dei Carri, detta anche Carrese, deve la sua origine al ritrovamento delle Reliquie del Santo Patrono di San Martino in Pensilis, San Leo.
La leggenda narra che i signori di San Martino e degli altri paesi vicini andarono a caccia verso il mare, fra le boscaglie dove anticamente sorgeva l' antica e nobile Cliternia e, più tardi, il Monastero di San Felice. Qui ad un tratto i cavalli si inginocchiarono senza volersi più muovere e i Signori, scavando, trovarono il corpo di San Leo.
Ogni Signore si contendeva la paternità del ritrovamento per poterlo portare nel proprio feudo, tanto da venire quasi alle armi. Affidandosi alla fine alla decisione del Vescovo di Larino, misero il corpo su un carro trainato da buoi che, lasciato libero a sè stesso e alla volontà del Santo, scelse alla fine di fermarsi a San Martino.
La corsa organizzata seguì dal secolo XIII un percorso che portava dal bosco Ramitelli, propriamente da Pozzo Porcino, in paese. Si scelse quella strada perché si era impossibilitati a seguire l’altro percorso che porta a Casalpiano, dove sorgeva l’antico convento di San Felice, essendo le condizioni del terreno poco adatte ad una corsa di carri.
La corsa dei carri, continuò così attraverso i secoli dal 1200 al 1600, ma a riguardo non ci sono documenti.
Il primo documento esplicito sulla Corsa dei Carri, del Magistrato della Terra di San Martino al Duca di Termoli, Domenico Cattaneo, risale al 9 Maggio 1728 dove è scritto: “… ed ogni anno si è celebrata, come si celebra, la festa dell’invenzione e della Traslazione suddetta il 2 Maggio… i Massari correre co’ loro Carri, ed il primo che entra “la porta dell’abitato” suole la prerogativa di portare il Palio.”
Da un documento più “recente” del 4 Maggio 1878, riportato nel nr. 16 del giornale il “Biferno”, si legge: “Per l’antica corsa dei buoi… si ammaestrano ogni anno buoi per questo uso esclusivo… anche uomini adatti e coraggiosi vi si assuefanno, perrocchè i pericoli sono molti e spaventevoli. Dalla parte della Marina e propriamente dalla Bufalara del Sig. Norante si dilarga una pianura dove debbono per sette miglia correre i carri tratti dai buoi.” Nei primi anni dell’Ottocento la corsa assunse aspetti diversi da quelli originari: al povero contadino che si recava a gareggiare con il bue da lavoro si sostituì il ricco proprietario terriero che si poteva permettere un piccolo allevamento di buoi utilizzati solo per la corsa.
Nello stesso tempo le rivalità tra le famiglie autorevoli del Paese si accentuavano in quanto vedevano nella gara dei carri un mezzo per esaltare con la vittoria il proprio prestigio. Nacquero così, per spirito di competizione, numerosi carri.
Quasi tutte le famiglie ricche di San Martino allestirono un carro: Sassi, Mancinetti, Raimondo, Tozzi e Facciolla.
Negli anni dal 1837 al 1851 quattro popolani allestirono propri carri: Giuseppe Di Oto, Lorenzo Caravatta, Vincenzo D’Angelo e Antonio Maria Pezzatelli, aiutati economicamente da alcuni proprietari del Paese che non avevano la possibilità manuale di formare un proprio carro o da quei proprietari che, avendo già un proprio carro, volevano attirare dalla loro parte i carri di questi popolani, che in gara avrebbero potuto aiutarli.
Dal 1851 al 1864 si contano dieci carri: la Carrese doveva essere uno spettacolo di gioia e di “confusione” dato che si gareggiava con 5 paia di buoi per ogni carro. Con il passare degli anni quasi tutti questi carri si ritirarono.
Nel 1897 gareggiò per la prima volta il carro dei “Giovani”, che ebbe come padre fondatore Giuseppe Belpulsi, con i colori sociali bianco - celeste.
Avversario più temibile era il carro della famiglia Bevilacqua, che rimase in vita per oltre un secolo, dal 1820 al 1921, quando la famiglia Bevilacqua entrò a far parte del carro dei “Giovanotti” con una posizione importante. Il carro dei “Giovanotti” nacque nel 1919 con i colori sociali giallo - rosso.
Dal 2007 gareggia anche il carro dei Giovanissimi, con i colori giallo verde.
Il carro dei Giovanotti e quello dei Giovani sono i due veri grandi avversari della tradizionale Corsa dei Carri, si dividono da circa un secolo vittorie e sconfitte, gioie e dolori, di questa magnifica manifestazione.
IL TOUR DA 4 GIORNI COMPRENDE:
Primo giorno:
Arrivo in B&B in San Martino in Pensilis, dove tutto parla di amore ed attenzione ai protagonisti della storia del territorio………i Buoi!
Passeggiata per le vie del Borgo
dove tutto parla di noi e dove potrete assistere alle Carrese
e le sue allegre e rumorose feste nel periodo primaverile e dove vi attende una piccante degustazione della famosa “Pampanella” ma,…attenti…. e' di fuoco!!
Secondo giorno:
Le aziende Di Maio sono a Vostra disposizione….. con le loro diverse produzioni di conserve, olio e tanto tanto amore per gli animali…. con l'allegra fattoria da visitare e accarezzare perchè gli animali….. amano le coccolle!
Pranzo in azienda con degustazione di prodotti tipici e… se vorrete avventuravi con noi nei campi, degusterete i nostri spettacolari panini tradizionali della mamma.
Cena presso ristorante tipico del territorio.
Terzo giorno:
Spostamento con mezzo proprio presso il noto frantoio Evangelista in quel di Campomarino/Nuova Cliternia… dove la tradizione ed innovazione Vi faranno scoprire gli infiniti utilizzi delle olive e derivati della macinazione per il piacere del gusto, il benessere del corpo e per la bellezza estetica.
Degustazione delle varie tipologia e gusti dell'olio extravergine e, prima della partenza…..un salto non può mancare al “Borgo dipinto di Campomarino” alla scoperta dei suoi Murales della tradizione arbëresh, con cena in locale del Borgo..
Quarto giorno:
Ripartenza con Check-out ma… non senza averVi prima proposto il prosieguo del Tour in altri Borghi incantati del Molise, dove feste e rievocazioni segneranno la Vostra prossima meta.
Il pacchetto è componibile anche con permanenze superiori e con visite in altre Aziende del territorio ed attività ludico/ricreative e culturali, proposte in base alla stagionalità e adatti a famiglie, gruppi di ogni età e condizione.
Il Prezzo riservato ai visitatori della Bit è a partire da euro 400,00
Le prenotazioni possono essere effettuate tramite Agenzia convenzionata con la Fondazione Hera ETS, quale Ente proponente di sviluppo e promozione territoriale:
GBA GROUP - V.le Pindaro 21 – PESCARA Tel: 085 3884896 - Sito Web: www.gbagroup.it