Con questo Tour si scopriranno in particolare due importanti “gioielli” nel cuore della Sicilia centrale: Sutera, uno dei Borghi più belli d’Italia, ed il Castello Manfredonico-Chiaramontano di Mussomeli, ma ciò sarà anche l’occasione per conoscere l’importante sito archeologico di Polizzello, il vicino Borgo rurale e due aziende agricole di eccellenza del territorio: il Caseificio Costanzo e le Aromatiche di Girafi.

Mussomeli, che vanta origini puniche, è un comune di circa 10.000 abitanti, con una posizione panoramica strategica, in alta collina e di bassa montagna (circa 700 m. s.l.m.). Recentemente ha messo in campo una politica di rigenerazione urbana, anche con l’avvio del “piano case a 1 euro”, che ha invogliato molti stranieri ad investire in questo luogo incantevole dal fascino medievale. Il suo Castello, in stile gotico-normanno, uno dei più belli e meglio conservati della Sicilia, ha un fascino unico e domina la valle da uno sperone roccioso di 778 metri. Si ritiene essere stato  costruito su una precedente fortezza araba, ed è soprannominato “Il nido D’Aquila”. Da ammirare anche Palazzo Trabia, Palazzo Langela, Palazzo Minneci e Palazzo Sgadari (quest’ultimo adibito a museo archeologico, con resti dei siti archeologici di Polizzello e di Raffe). Sutera è un borgo medievale fascinoso di 1250 abitanti, arroccato su una rupe dell’entroterra nisseno, denominato “il balcone della Sicilia” (per la sua estesissima vista, offre un panorama meraviglioso che va dall’Etna fino al golfo di Agrigento), fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia ed è una delle tappe della Magna Via Francigena, antico itinerario che già nell’XI secolo collegava Palermo ad Agrigento. L’area è abitata sin dal VII secolo a. C., come dimostra il ritrovamento, a pochi chilometri dall’odierno centro urbano, di sepolture pre-elleniche attribuite a un villaggio sicano. Tra il IV e il VI secolo il luogo potrebbe essere stato inoltre frequentato da monaci basiliani di rito greco-ortodosso, come testimoniano le tracce di affreschi (chiamate localmente figureddi) visibili in una antica tomba sicana successivamente adibita a Cappella, in località San Marco. La fondazione del borgo risale alla dominazione islamica della Sicilia, periodo in cui sorse il quartiere del Rabato, dove oltre alla Chiesa Madre si può visitare la chiesa di Maria S.S. del Carmelo, costruita nel 1185. In questo quartiere viene anche allestito un bellissimo presepe vivente, che costituisce un’altra attrazione di richiamo per molti turisti. Infine, il Museo Etnoantropologico, situato nel Convento dei Padri Carmelitani, presenta la riproduzione di ambienti tipici delle case di fine Ottocento, con attrezzi, utensili e suppellettili dell’epoca.

Viaggio nei Paesi del Vallone

© 2021 Fiera Milano SpA - P.IVA 13194800150
Si è verificato un errore