Il macellum, conosciuto anche come tempio di Serapide, rappresenta un vero e proprio unicum del panorama storico-artistico dei Campi Flegrei, per il suo duplice interesse archeologico e scientifico. È detto impropriamente tempio di Serapide perchè nel 1750, durante il primo scavo, vi fu rinvenuta una statua del dio greco-egizio Serapis di cui si conserva una fedele riproduzione al Museo archeologico dei Campi Flegrei. Il sito, di cui inizialmente emergevano solo le tre colonne in marmo, fu poi riportato integralmente alla luce con gli scavi successivi, risalenti agli inizi dell’Ottocento. Nel 1907 lo studioso francese Charles Dubois attribuì all'edificio la funzione di macellum: un mercato alimentare, costruito non lontano dall’emporium della città romana, tra la fine del I e gli inizi del II sec. d.C., e restaurato in età severiana.

Oltre all’inestimabile valenza storica per il territorio, interessante è anche l'aspetto scientifico del macellum: le tre colonne attualmente visibili, essendo state corrose da molluschi marini che scavano la pietra detti litodomi, documentano infatti le variazioni di livello delle acque che hanno invaso il recinto del monumento. I continui sprofondamenti e riemersioni avvenuti nel corso dei secoli sono dovuti al fenomeno del bradisismo (dal greco bradýs – lento e seismós – scossa): lenti movimenti verticali del suolo impercettibili dall’uomo, che da sempre interessano la zona flegrea. 

Il sito si estende in un'area rettangolare al centro della quale vi era un cortile circondato da un portico di colonne di granito. Quattro di queste colonne, di cui tre ancora in piedi e una quarta rovesciata sul pavimento, si distinguevano dalle altre per la diversa tipologia di marmo, di cipollino anziché di granito, e per le maggiori dimensioni. La loro maestosità serviva a costituire la facciata monumentale ad un grande ambiente semicircolare posto sul fondo del complesso. Sui lati lunghi del rettangolo vi erano invece le diverse botteghe, le tabernae, con ingressi che si aprivano sia sul portico che su una via antica che cingeva tutto il complesso.

L'interno del cortile è occupato da un edificio circolare detto thòlos: l’ingresso monumentale, il pavimento in marmi policromi, la presenza di statue, facevano della thòlos e dell'ambiente circostante un grande e importante santuario, dedicato al culto delle divinità protettrici delle fortune e dei commerci della città.

MACELLUM/TEMPIO DI SERAPIDE

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