L’edificazione del teatro, costruito a immagine e somiglianza del teatro San Carlo di Napoli, inizia nel 1856 con i fondi di alcuni azionisti benestanti ma i lavori diretti ripresero con gli architetti Alvino e Pisanti solo anni dopo a causa dell’interruzione dovuta al terremoto del 1857. L’inaugurazione ufficiale si tenne nel 1881 alla presenza del re Umberto I, della regina e del principe Amedeo dinanzi la rappresentazione della Traviata di Giuseppe Verdi. Dopo il sisma il teatro subì numerosi danni ma fu subito restaurato.

Con le fasi di restauro fu riaperto solo nel 1990 che, pur mantenendone l’assetto originario, ne ha migliorato l’apparato acustico, l’illuminazione e gli spazi.

Francesco Stabile, morto nel 1860, è stato un compositore italiano di cui si hanno poche notizie sulla sua vita. Con i suoi studi raggiunse il grado di Maestro portando a compimento più composizioni. Ricordiamo l’Inno a San Gerardo, i Responsi a San Francesco e l’Inno a San Antonio da Padova. Nato da madre di Miglionico e padre potentino, si trasferì a Potenza nel 1809 e successivamente si trasferì a Napoli componendo le opere: Braccio da montone, Palmira e Sposo al lotto, opere liriche mai rappresentate. Al ritorno a Potenza si dedicò all’insegnamento della musica agli studenti e monaci del Convento di S. Maria del Sepolcro. Dopo l’abbandono dell’opera lirica compose Le sette salutazioni al sangue di nostro Signore Gesù Cristo, la Via Crucis, il Libera me domine, il Dies irae, le quindici litanea, opere di musica sacra.

Il 9 Maggio 1866 il Consiglio Comunale dedica il teatro a Francesco Stabile che era stato uno dei sostenitori e promotori dell’iniziativa.

Il teatro al centro della città di Potenza è situato in piazza Mario Pagano; prima delle teatro le rappresentazioni erano realizzate nei locali della chiesa della Congregazione, tra piazza Sedile e via XX Settembre.

La pianta rispecchiava molte delle caratteristiche del Teatro San Carlo di Napoli. All’interno c’è un lussuoso atrio, dal quale si accede alla sala centrale. Da qui si scorge la platea, il loggione e tre ordini di palco adornati da cornici dorate e drappi dalle tinte vermiglie. L’impianto laterale chiude il palcoscenico e l’orchestra.

La facciata principale è realizzata in colori rosati e due archi a tutto sesto chiudono i due vicoli che sboccano nella strada Teatro Stabile. L’ingresso principale è serrato da un portone bronzeo, sovrastato da un arco a tutto sesto. Due ingressi secondari si trovano ai lati dell’entrata. Al piano superiore si scorgono cinque ampi finestroni, sovrastati da una lunetta, che ingentilisce l’intera facciata. Le tre aperture centrali permettono di accedere a un lungo balcone adornato di fiori e piante. La stanza del secondo piano è il luogo in cui si celebrano i matrimoni civili o si realizzano incontri prestigiosi. All’interno si trovano grandi specchi posti lungo le pareti, adornate anche da dipinti raffinati ed elegante carta da parati. Il palcoscenico è realizzato in legno di abete e conserva la pedana centrale in pioppo.

Dai potentini è definito il “San Carlino” e all’interno vi sono due piccole gallerie, il foyer, la sala convegni del Ridotto e il Salone degli Specchi. Oltre la platea ci sono tre ordini di palchi, il loggione, il palcoscenico, la buca degli orchestrali e il velario, dipinto di Luigi De Luise che rappresenta il trionfo di Pitagora, filosofo fondatore della sua scuola a Metaponto ove morì nel 490 a.C.

Teatro Francesco Stabile

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