La rubrica del #lunedi oggi ci racconta di PORTA VENEZIA, ultimo tassello di storia della città ded...

La rubrica del #lunedi oggi ci racconta di PORTA VENEZIA, ultimo tassello di storia della città dedicata alle Porte di Cremona. 👉In collaborazione Cremona FuoriTempo La seconda porta che chiude il lato delle mura a nord della città, collegata dal Vecchio Passeggio alla porta San Luca su attuale Viale Trento e Trieste. Va detto che lungo le mura tra le due porte Milano-Venezia vi erano almeno altre 3 porte poi chiuse in epoche e per motivi diversi. Si tratta di Porta Tintoria o di San Guglielmo, della Porta Santa Maria in Orto e della Porta Nuova o del Tempio. La Porta Ognissanti prende il nome dalla vicina chiesa di Sant'Arealdo che fu dedicata a tutti i santi. La posizione antica della porta (levatoio e ponte ) era sulla Via Tofane quindi con la ex chiesa di Sant'Arealdo appena dietro, situata a metà di Via Voghera. Non immaginiamoci quindi la porta come quella monumentale di Voghera costruita alla fine di Corso Umberto I (oggi Corso Matteotti). La porta medioevale era spostata a destra e dava verso la più bassa Via Ghisleri. La Porta Ognissanti fu chiusa (stoppata) nel 1531 ma fu poi riaperta nel 1536 con la specifica di “reformare il ponte et la porta de Ogni Santi”. Il Ponte e la porta sono infatti perfettamente visibili ancora nel 1583 sulla mappa di Antonio Campi. Ad inizio del 1600 la zona che si porta verso lo slargo di fine Corso Matteotti viene chiamata Quartiere Piazano e comprende il canton Bellifiori tra le attuali Vie Cavitelli e Voghera. Nulla di particolare, se non fosse che lungo un viottolo cieco ora sparito e denominato Stretta Sedile, lì nacque Claudio Monteverdi nel 1567. Una nota particolare merita la isoletta che spesso tutti confondono come la porta ognissanti della Carta Campi; alla uscita dal Corso non vi era la porta con ponte e levatoio ma un approdo murato e sorvegliato per entrare nella fossa civica. C'è traccia su di un manoscritto di Giuseppe Bressiani detto "Le Turbolenze di Cremona" e riferito a fatti avvenuti tra il 1647 e il 1648 durante assedio Francese. Cerchiamo di immaginare questa “isoletta”, un fazzoletto di terra che sarebbe ora al centro di Piazza della Libertà, nella aiuola centrale di quella che in epoca fascista cercarono per qualche anno di chiamare Piazza Crispi ma che per i cremonesi da 200 anni resta sempre e solo Porta Venezia. #inLombardia #turismocremona #cremonainfopoint #lacremonadierieoggi #throwbackmonday #ViaggioInLombardia

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