Tra i numerosi boschi di tale specie, quello di TASSINETE di Cingoli è tra i più estesi dell’Italia centrale.
163 ettari di bosco ricco di alberi di Tasso che, anche se rari nel resto delle Marche, qui vegetano e si rinnovano. Se ne trovano circa 1000 esemplari, di ogni classe ed età, soprattutto nella parte iniziale del sentiero,
Durante i lavori di taglio per sfoltimento al fine di riqualificare la zona, è stato scoperto un “esemplare monumentale” della circonferenza, misurata a 1,3 metri da terra, di 4,95 metri circa, cosa questa che se confermata dagli enti preposti ne farebbe il più grande delle Marche ed uno dei più grandi d'Italia (secondo o terzo).
In base ad una stima sulla sua lenta crescita si può ipotizzare che l’albero abbia un’età tra 900 e 1000 anni.
Il Tasso è anche chiamato Albero della Morte in quanto la sua corteccia, le sue bacche e le sue foglie contengono la toxina, sostanza mortale.
Fin dall’antichità il suo legno veniva utilizzato per la fabbricazione di lance, frecce ed archi. Pensate che proprio di legno di tasso è il più antico manufatto umano di legno reperito. Un frammento di lancia di 150mila anni fa è stato rinvenuto a Clacton-on-Sea, in Inghilterra, ed è conservato oggi al Natural History Museum di Londra.
La leggenda narra che fu una freccia di tasso quella che colpì a morte Re Riccardo, Cuor di Leone.
L’albero del tasso è anche chiamato Albero dell’Eternità per la sua longevità.