Realizzati a fine Settecento, costituiscono uno dei primi esempi di giardino “all’inglese” del Nord Italia, con arredi storici ed essenze di pregio.

I giardini si estendono in un’area di 40 ettari attorno alla Villa reale. Dietro al Serrone, che delimita il giardino geometrico attualmente dedicato al roseto, si accede all’area sistemata secondo lo stile “all’inglese”, caratterizzata da una natura apparentemente lasciata alla spontaneità, ma che in realtà risponde a un preciso progetto d’insieme ideato dall’architetto Giuseppe Piermarini

Seguendo i sentieri tra la ricca vegetazione arborea e arbustiva si raggiunge il laghetto, con il tempietto classico sullo sfondo. Dalle sponde si possono ammirare le fronde degli alberi che si specchiano sull’acqua, con la grotta e la statua di Nettuno, oppure attraversare il cosiddetto “giardino roccioso” per scendere verso il grande prato centrale, ammirando la cascata d’acqua e il piccolo ruscello dal percorso tortuoso tra la vegetazione, che qui si fa più diradata. 

Proseguendo a sinistra, lungo il cannocchiale che fronteggia la villa, si possono ammirare l’Antro di Polifemo, già ritratto nelle celebri tavole pubblicate a corredo del trattato di Ercole Silva a inizio Ottocento, le mura neogotiche e la torretta: tutti elementi fondanti della cultura sottesa al nuovo stile paesaggistico.

I Giardini Reali

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