Da città introversa, di non facile lettura, Milano si è trasformata nella capitale di moda, innovazione e design. Un terreno di sperimentazione riflesso sulle facciate dei nuovi grattacieli.
La sua ascesa comincia qualche decennio fa. Del 1991 è il primo Fuorisalone, felice spin off del Salone del Mobile, la Design Week del mese di aprile, a trasformare la città in un laboratorio internazionale di creatività diffusa. Expo 2015 l’ha resa la capitale del food. In questi anni, non solo fulcro di moda e design, la metropoli ha abbracciato la direzione della rigenerazione di spazi e quartieri dismessi: garage e volumi post industriali in cui si condividono cibo, lavoro e idee.
La rivisitazione di ambienti con travi a vista e cemento grezzo procede di pari passo con la creazione dei nuovi grattacieli di City Life e Porta Nuova, dei nuovi Mercati metropolitani e del Bosco Verticale. L’arte contemporanea, anche site-specific, invade gli spazi riutilizzati in chiave moderna: i vecchi hangar della Bicocca e i volumi di una distilleria del primo ‘900, ora Fondazione Prada.
Il Cenacolo di Leonardo da Vinci, nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, resta il 1° per visitatori, seguito dalla Pinacoteca di Brera. In competizione con il grande attrattore turistico: lo shopping. Non più introversa, Milano vuole essere di tutti. Pronta a essere condivisa. Smart e social come poche.
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A city to discover one hidden gem after the next, where the hustle and bustle is to be experienced by foot or bike (sharing). Starred restaurants make for stellar dishes.
Once an introverted city, and often difficult to read, Milan has become the capital for fashion, innovation and design. A cityscape exuding energy between the façades of yesterday and today
Catapulted into the spotlight just a few decades ago, the 1991 debut of Fuorisalone, the lively spin-off of the Salone del Mobile, established Milan Design Week as one of the most anticipated events in the world. After Expo 2015, the city expanded its reign to include capital of food, while maintaining its position as an international fashion powerhouse. Today the metropolis marches towards the future, revisiting forgotten areas and neighborhoods and breathing life back into post-industrial spaces.
Exposed beams and concrete are restored while new skyscrapers rise up in City Life and Porta Nuova alongside the new Mercati Metropolitani and the Bosco Verticale. Contemporary art fills recycled spaces like the old hangars of Hangar Bicocca and an early 20th century distillery, now the Fondazione Prada.
Leonardo da Vinci’s one and only The Last Supper is protected in the refectory of Santa Maria delle Grazie, remaining an absolute must for visitors, followed by the Pinacoteca di Brera. Last but not least, a day of shopping is always a guarantee in the city of chic. Ready to be explored, Milan remains on the cutting edge of it all.
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