La Calabria è una terra in cui si sono avvicendati numerosi popoli nel corso dei secoli.
Dai coloni che hanno fondato la Magna Grecia ai conquistatori, qui sono arrivati greci,
normanni, svevi, angioini, bizantini, arabi, armeni, borboni, francesi. Questa commistione di popoli ha lasciato influenze linguistiche e testimonianze storico-antropologiche.
In Calabria resistono al tempo i resti delle antiche città greche e romane, senza contare il patrimonio storico-artistico racchiuso all’interno di parchi archeologici e musei.
Le tracce bizantine sono visibili, ad esempio, nella Cattolica di Stilo o la chiesa di S. Giovanni Therestis a Bivongi. Il barocco risiede nel Santuario della Madonna della Serra a Montalto Uffugo o in quello di San Francesco di Paola. Tracce del passato sono rimaste nei quattro Parchi Archeologici, in cui si trovano i resti di antiche città greco-romane: Sibari in provincia di Cosenza, Scolacium a Roccelletta di Borgia in provincia di Catanzaro, Capo Colonna a Crotone e Locri Epizefiri in provincia di Reggio Calabria.
E poi innumerevoli siti archeologici, musei, castelli, beni architettonici ecclesiastici, itinerari storico-religiosi e capolavori d’arte come i Bronzi di Riace, custoditi all’interno del Museo
Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il Codex Purpureus Rossanensis, un codice miniato di origine bizantina conservato nel Museo diocesano di Rossano.
Il viaggio all’insegna dell’arte comincia dalle sue cinque città principali e si estende all’interno tra itinerari culturali e musei a cielo aperto, in una regione che trasuda cultura in ognuna delle sue province.
