Scoprire la Calabria attraverso il cibo vuol dire compiere un viaggio straordinario alla scoperta dei prodotti identitari del territorio. Una cucina a base di piatti che ruotano attorno la dieta mediterranea, nata a Nicotera (VV) e riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.
La cipolla di Tropea, la ‘nduja e il peperoncino in generale, sono prodotti che contraddistinguono la nostra regione, ma tra le eccellenze enogastronomiche ci sono altre varietà di salumi, olio, vino, formaggi, spezie, agrumi, legumi e specialità dolciarie.
Pensando ai salumi, sono ben quattro i prodotti contrassegnati dal marchio di Denominazione di origine protetta: la Pancetta di Calabria, la Salsiccia di Calabria, la Soppressata di Calabria e il Capocollo di Calabria.
L’eccellenza gastronomica calabrese passa anche dalla tradizione casearia. Quella che porta in tavola altri tre prodotti DOP: il pecorino di Monteporo, il Caciocavallo Silano e il Pecorino crotonese. Ma parlando di eccellenze non si possono non citare il caprino dell’Aspromonte, la ricotta salata, il caciocavallo di Ciminà e il Musulupo, un antico formaggio di origine greco-albanese che prende il nome dalle musulupare, ovvero gli stampi in legno in cui viene posto il
coagulo ottenuto dal latte.
Una regione che profuma di agrumi. Dal Cedro di Calabria, al limone di Rocca Imperiale, dalle Clementine di Calabria al Bergamotto di Reggio Calabria, fino alle arance Tarocco, la Calabria è un immenso giardino pronto a sprigionare i suoi aromi più identitari.
La Calabria vanta, inoltre, una antica tradizione olivicola che affonda le sue radici nella Magna Grecia e che ha regalato alla Calabria olii pregiati, di cui tre a marchio DOP.
E poi i vini. Dal magliocco, al greco bianco, dal nerello al gaglioppo che è il più coltivato, sono numerosi i vitigni calabresi. 12 vini DOC e 10 produzioni a indicazione geografica protetta.
Questa terra permeata di ricordi e radici, è custode di infinite storie legate al cibo. Storie che hanno il profumo delle piante che crescono rigogliose, come quelle di bergamotto, liquirizia, rosmarino, gelsomino, finocchietto. Storie che hanno l’aroma dei liquori e i distillati tra i più buoni al mondo. Storie di mani che impastano dolci tradizionali: dai bocconotti, ai cudduraci, dai turdilli alla pitta ‘nchiusa, passando per il torrone di Bagnara e il tartufo di Pizzo.
Storie di cibo, che resistono al trascorrere del tempo, racchiuse in libri antichi che aspettano solo di essere sfogliati.
