Lungo le vie del silenzio, nella spiritualità degli eremi d’Abruzzo

Non si può dire di conoscere l’Abruzzo senza aver visitato, almeno una volta, uno dei suoi plurisecolari eremi, tra gli elementi più peculiari della religiosità, della cultura e dell’intero territorio regionale, disseminati nel silenzio delle rupi e dei boschi di montagna ed in molti casi ancora oggi di difficile accesso.

Immersi in contesti paesaggistici dai panorami mozzafiato sono pervasi da un’atmosfera senza tempo, intrisa di immateriale spiritualità. Mimetizzati nella roccia e nella natura più intatta – come quella offerta dal Parco nazionale della Maiella – spuntano improvvisi agli occhi del visitatore, restituendo immagini di perfetta ed ascetica serenità.

Tra le mistiche figure che hanno abitato questi luoghi, la più rappresentativa è sicuramente quella di Fra’ Pietro da Morrone – nel 1294 incoronato Papa all’interno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio a L’Aquila col nome di Celestino V – al quale sono legati alcuni degli eremi più spettacolari della regione. A cominciare da quello di Santo Spirito a Maiella, nel territorio del comune di Roccamorice, recentemente immortalato nelle serie TV “The New Pope” girata dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino e “Il nome della rosa” con protagonista l’attore John Turturro.

A poca distanza da qui, posizionato più in basso lungo lo stesso vallone di Santo Spirito, sempre all’interno del Parco nazionale della Maiella, si trova l’eremo di San Bartolomeo in Legio il cui accesso avviene attraverso uno spettacolare foro nella roccia, con i gradini scolpiti nella pietra nuda. Spostandosi nel territorio di Caramanico Terme, l’eremo di San Giovanni all’Orfento è sicuramente uno dei più inaccessibili, con camminamenti ricavati nella parete rocciosa in alcuni punti non più ampi di 20 centimetri e con un breve tratto da percorrere in posizione carponi. A Palena, invece, l’eremo della Madonna dell’Altare sorge su una rupe che rende impenetrabile l’edificio su tre lati. È a Sulmona, infine, in località Badia, che si trova l’eremo celestiniano più noto ovvero quello di Sant’Onofrio al Morrone, arroccato come un vero e proprio nido dell’aquila sul fianco della montagna, offrendo un affaccio privilegiato sulla Valle Peligna e sulle catene montuose del Gran Sasso d’Italia e del Sirente-Velino. È stato il più votato in Abruzzo nel censimento dei Luoghi del Cuore FAI 2020, ottenendo il nono posto nella classifica nazionale.

ph. Sulmona, eremo di Sant'Onofrio al Morrone | Ivan Masciovecchio

Altrettanto suggestivi si presentano altri luoghi dello spirito non necessariamente connessi alle vicende di Papa Celestino V. Come l’eremo di Sant’Onofrio a Serramonacesca, una delle diverse realtà esistenti sulla Maiella riconducibili ai benedettini della grande Abbazia di San Liberatore a Maiella. Oppure le numerose grotte presenti tra i Monti della Laga, la più celebre delle quali è quella di Sant’Angelo in località Ripe di Civitella del Tronto tra le strette gole del fiume Salinello.

Sul portale istituzionale www.abruzzoturismo.it è possibile consultare la sezione dedicata ad arte, fede e cultura https://abruzzoturismo.it/it/arte-fede-e-cultura nella quale sono disponibili schede dettagliate dei principali luoghi sacri d’Abruzzo, spaziando tra eremi, santuari, abbazie e chiese di interesse storico, anche in inglese https://abruzzoturismo.it/en/art-faith-and-culture

Brochure Arte Culto e Cultura (it) https://abruzzoturismo.it/themes/gavias_sanbro/images/brochure/08_artecultoecultura_it.pdf 

Brochure Art Worship and Culture (en) https://abruzzoturismo.it/themes/gavias_sanbro/images/brochure/08_artecultoecultura_en.pdf 

 

ph. copertina Roccamorice, eremo di Santo Spirito a Maiella | Alessia Tricarico

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