Uno dei modi migliori per scoprire l’Abruzzo è quello di concedersi un viaggio tra le sue numerose eccellenze enogastronomiche, dalle prelibatezze di origine agropastorale e contadine tipiche dell’interno montano alle specialità marinare della costa.
Un’arte culinaria densa di sapori espressione di una terra straordinariamente ricca di biodiversità, tra vigneti ed uliveti a perdita d’occhio, secolari castagneti sparsi tra i Monti della Laga e la Valle Roveto e colorati campi di Zafferano dell’Aquila DOP – autentico e pregiatissimo oro rosso d’Abruzzo – coltivato soprattutto sulle terre dell’Altopiano di Navelli e conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
Partendo dagli iconici arrosticini, la carne è un ingrediente molto utilizzato nella cucina abruzzese anche nella preparazione dei sughi per il condimento delle portate di pasta, come nel caso dei maccheroni alla chitarra, spaghetti a sezione quadrata che raggiungono l’apice serviti nel piatto insieme a delle gustosissime pallottine (piccole polpette).
Ampia si presenta la produzione di formaggi utilizzati anche nelle pallotte cac’e’ove, gustose polpette a base di cacio e uova sintesi del genio culinario della civiltà contadina. Notevole anche quella di salumi artigianali realizzati diffusamente in tutte le province, dalle aquilane mortadelline di Campotosto alla ventricina spalmabile del teramano, fino alla compatta Ventricina del Vastese, considerata la regina degli insaccati d’Abruzzo.
Poco evocativa rispetto a quella di terra, ma non per questo meno importante, la cucina marinara d’Abruzzo declina la varietà del pescato dell’Adriatico con semplicità e sapore, sposandolo con il patrimonio di ortaggi e verdure offerto dalle colline a ridosso del mare. Il piatto più rappresentativo di questo matrimonio di gusto sono sicuramente i brodetti, preparati un po’ lungo l’intera fascia costiera, da Giulianova a San Salvo.
Variegata è anche la tradizione dolciaria regionale, dai colorati confetti di Sulmona alle ferratelle (o neole o pizzelle), una sorta di cialda più o meno croccante cotta grazie all’ausilio di un ferro a doppia piastra posto direttamente sulla fiamma; fino alla classica pizza dogge (pizza dolce), la squisita torta abruzzese delle feste, composta da strati di Pan di Spagna variamente bagnati con rum, caffè e Alchermes e farcita con crema e cioccolato. Il posto d’onore va sicuramente al conosciuto parrozzo, che deve il suo nome all’estro di Gabriele d’Annunzio, ideato rendendo omaggio al pane rozzo di tradizione contadina.
La terra d’Abruzzo, inoltre, regala vini ed oli di assoluta qualità. A cominciare dal Montepulciano d’Abruzzo, il re dell’enologia regionale, anche se è il Cerasuolo d’Abruzzo – ottenuto dalla stessa tipologia di uva – a rappresentare il vino storicamente più identitario della regione che, da terra di rossi, nel tempo ha saputo puntare decisamente verso l’universo dei bianchi, valorizzando vitigni autoctoni come Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino, Montonico, Cococciola e Passerina, dai quali si ricavano anche ottimi spumanti.
Infine, per quanto riguarda l’universo degli oli extravergine d’oliva, l’Abruzzo può contare su una straordinaria ricchezza varietale composta da decine di cultivar tipiche delle quattro province, dalla Gentile di Chieti alla Dritta pescarese, fino alla teramana Tortiglione ed alla Monicella della Valle Roveto in provincia dell’Aquila, vantando ben tre riconoscimenti DOP attribuiti ad altrettanti ambiti territoriali: Aprutino Pescarese, Colline Teatine (con le sottozone Frentana e Vastese) e Pretuziano delle Colline Teramane.
Sul portale istituzionale www.abruzzoturismo.it è possibile consultare la sezione dedicata all’enogastronomia https://abruzzoturismo.it/it/enogastronomianella quale sono disponibili schede dettagliate delle principali ricette tradizionali e prodotti tipici, nonché delle eccellenze gastronomiche tutelate con il marchio dei Presìdi Slow Food, anche in inglese https://abruzzoturismo.it/en/enogastronomia
In apertura: Zafferano dell'Aquila DOP | ph. Regione Abruzzo