E il sabato? Trippa, naturalmente... tagliata a striscioline e fatta soffriggere in poco olio con il...

E il sabato? Trippa, naturalmente... tagliata a striscioline e fatta soffriggere in poco olio con il sedano e la cipolla tritati. Quando è ben rosolata, si aggiungono gli aromi, prezzemolo, alloro, mentuccia, maggiorana, erba pepe e peperoncino (sistemati in un lembo di tela di lino ben legato perchè ne fuoriescano solo gli umori) , il pomodoro e si diluisce con un po’ d’acqua per cuocere a fuoco lento per circa due ore. La trippa alla pennese, tipica del comune di Penne e dell'area Vestina, si diffonde in periodo di forte povertà. Si narra che nel XVIII secolo il popolo era solito radunarsi nei pressi dei fondaci dei numerosi palazzi baronali dove, a fine settimana, venivano mattati i vitelli. I signori del posto, destinatari della carne pregiata, ordinavano ai garzoni di lasciare la trippa a coloro che ne avrebbe fatto il principale alimento settimanale. E' un piatto unico da servire caldo con pecorino o con parmigiano grattugiato, accompagnato da pane fresco o abbrustolito e un bicchiere di buon Montepulciano o Cerasuolo d’Abruzzo DOC. 👉Scoprite di più https://abruzzoturismo.it/it/magazine/trippa-alla-pennese https://abruzzoturismo.it/it/destinazioni/penne Ph 3 Amedeo Pomponi #tasteabruzzo #foodabruzzo #borghipiubelliditalia

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