La Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”

Gli angoli di paradiso che rendono Lampedusa uno scrigno di meraviglie

La Riserva Naturale Isola di Lampedusa, istituita nel 1996 dalla Regione Siciliana ed affidata in gestione a Legambiente Sicilia, si estende per circa 360 ettari e comprende gran parte della costa meridionale dell’isola, dove ricadono le più interessanti espressioni del patrimonio naturalistico, caratterizzato da rilevanti emergenze botaniche e faunistiche.

Per scoprire e conoscere più a fondo la straordinarietà della natura e dei suoi abitanti è sufficiente percorrere i differenti sentieri che si possono effettuare all’interno della Riserva. La scelta ricade tra percorsi che conducono a piccole insenature e incantevoli cale, oppure che consentono di ammirare dall’alto i caratteristici valloni, profonde incisioni che costituiscono l’antico reticolo idrografico non più attivo. Ogni percorso ha le sue peculiarità: i sentieri più prossimi al mare permettono di osservare la vegetazione litoranea costituita da delicate infiorescenze, mentre all’interno dei valloni si incontrano gli esemplari più belli della macchia mediterranea, come il lentisco, il ginepro, il carrubo e l’euforbia; chi preferisce invece le lunghe passeggiate può ammirare le splendide vedute che si presentano dall’alto dei valloni, nella zona più occidentale della Riserva.
Non mancheranno incontri con animali come il Gheppio, il Falco della Regina o il Falco Pellegrino, ma anche con una grande varietà di insetti e rettili, spesso unici e rari: a Lampedusa infatti molte specie sono di origine nordafricana e quindi assenti nel resto d’Italia!

È bene ricordare che se decidiamo di visitare la Riserva, poiché ci si trova all’interno di un’area naturale protetta, è necessario osservare alcune regole di fruizione, che permetteranno di rendere la visita un’esperienza più consapevole e piacevole, nel rispetto della natura. Indossiamo sempre scarpe chiuse e comode (da escursionismo) e un abbigliamento idoneo alla stagione e ai luoghi; portiamo sempre con noi una scorta di acqua: nella Riserva non sono presenti punti di ristoro; camminiamo solamente lungo i sentieri predisposti: è importante per la nostra incolumità, inoltre eviteremo di calpestare e danneggiare la vegetazione; non abbandoniamo rifiuti e mozziconi di sigarette: avremo così contribuito tutti quanti a mantenere pulito l’ambiente naturale; non accendiamo fuochi; evitiamo di creare disturbo con urla e schiamazzi: in questo modo avremo maggiori possibilità di avvistare la fauna selvatica e di godere dei suoni della natura; non raccogliamo piante e fiori, non catturiamo gli animali e non rechiamo danni alle formazioni geologiche.

Ricordiamoci che nelle aree protette è vietata la caccia e l’introduzione di armi e attrezzi di cattura per la fauna. Norme particolari regolano invece la fruizione nella Spiaggia dei Conigli, uno dei principali luoghi d’Italia dove si riproduce ancora la tartaruga marina Caretta caretta, specie minacciata di estinzione e protetta a livello internazionale. Il periodo di nidificazione della tartaruga marina a Lampedusa inizia a giugno e si protrae fino ad agosto inoltrato. La deposizione avviene di norma la notte: la femmina risale la spiaggia, e dopo aver individuato il punto adatto in cui scavare, fa una buca profonda circa 50 centimetri, in cui depone in media 80-100 uova. Prima di fare ritorno in mare, la tartaruga ricopre con cura il nido: da questo momento in poi il calore del sole provvederà allo sviluppo degli embrioni. Dopo circa 60 giorni di incubazione le piccole tartarughe romperanno il guscio dell’uovo e risaliranno in superficie, pronte per intraprendere la strada che le porterà in mare. Solo le femmine, una volta raggiunta la maturità, faranno ritorno sulla terraferma per deporre le uova, laddove sono nate. La deposizione è un momento molto delicato nella vita di una tartaruga marina: adattata a vivere nell’ambiente acquatico, quando risale sulla spiaggia si muove con fatica e compie grandi sforzi per portare a compimento questo eccezionale evento. Inoltre durante le diverse fasi di nidificazione la femmina è molto vulnerabile e qualsiasi rumore o fonte luminosa potrebbe indurre la tartaruga a ritornare in mare senza deporre. La continua sorveglianza della spiaggia, garantita dal personale della riserva naturale e dai volontari di Legambiente, consente di rilevare ogni evento di nidificazione: ogni nido deposto viene subito recintato e segnalato, per proteggerlo da eventuali predatori naturali e dalla presenza dell’uomo.

Legambiente ha dimostrato con successo che le azioni di tutela rappresentano lo strumento principale per ottenere un turismo sano e responsabile che, con il sostegno dei numerosi visitatori e della comunità locale, ha permesso di mantenere l’integrità del sito dei Conigli, garantire la conservazione della tartaruga marina Caretta caretta, promuovendo una fruizione sostenibile nel rispetto della natura.
Tutto questo è possibile anche grazie alla collaborazione dei numerosi volontari che ogni estate partecipano ai campi di volontariato di Legambiente e che assicurano 24 ore su 24 il controllo e la pulizia della spiaggia, la sorveglianza dei nidi di tartaruga marina e il rispetto del regolamento di fruizione. Chiunque abbia voglia quindi di trascorrere parte del proprio tempo libero in modo utile, può aderire all’iniziativa promossa da Legambiente e contribuire in modo attivo e concreto alla tutela della spiaggia, iscrivendosi in uno dei tredici turni che si svolgono dal 9 giugno al 4 ottobre 2019. Sarà compito dei volontari presenti in Riserva fornire informazioni ai turisti, sensibilizzarli e renderli consapevoli del fatto che è estremamente importante che ciascuno di noi contribuisca alla conservazione dell’ambiente, attraverso comportamenti rispettosi e responsabili. I volontari saranno a completa disposizione dei visitatori: per qualsiasi curiosità, per conoscere più a fondo il regolamento di fruizione della Riserva o per comprendere maggiormente la biologia riproduttiva della tartaruga marina, potrete rivolgervi  alle “magliette gialle” presenti sulla spiaggia dei Conigli!

Prima di visitare la Spiaggia dei Conigli è bene sapere che:

  • l’accesso è consentito esclusivamente dalle 8.30 alle 19.30;
  • per le caratteristiche dei luoghi, l’accesso è sconsigliato se si hanno difficoltà motorie, problemi cardiaci e/o respiratori;
  • in spiaggia non sono presenti presidi di assistenza medica, punti di ristoro, servizi igienici;
  • la spiaggia è divisa in due settori: solamente in uno di questi è consentito collocare ombrelloni e tende da sole (uniche attrezzature balneari che possono essere utilizzate);
  • tra i divieti vigenti si ricorda in particolare che non è consentito introdurre armi o attrezzature per la pesca, disturbare o catturare gli animali, asportare o danneggiare la vegetazione, utilizzare il pietrame per bloccare i teli mare, oltrepassare le corde a protezione dei nidi o di aree sensibili, abbandonare rifiuti;
  • si ricorda inoltre che non è consentito introdurre in spiaggia cani o qualsiasi altro tipo di animale (ad esclusione dei cani guida per i non vedenti). I cani, muniti di guinzaglio, possono invece accedere esclusivamente lungo i sentieri della riserva.

Per ulteriori informazioni o per prenotare visite guidate all’interno della Riserva: Ufficio della Riserva Naturale Isola di Lampedusa – Via V. Emanuele, 25, Lampedusa – Tel: 0922-971611


A cura di Elena Prazzi – Coordinatrice della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”
Tratto da l’IsolaBella Anno X – Estate 2019

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