SAN GINESIO

1098, è documentata l’esistenza di una grande chiesa funzionale alle esigenze religiose di una comunità in piena espansione demografica, conseguente al fenomeno dell’incastellamento.

Cosa vedere

Sorge nella piazza principale il gioiello di San Ginesio, la chiesa Collegiata, antichissima chiesa (996), quella di San Michele, dal bel portale gotico e con un’edicola interna affrescata da Stefano Folchetti, pittore locale di echi crivelliani, le mura castellane e i portici superstiti dell’ospedale dei Pellegrini (XIII secolo), le quattro porte superstiti e le chiese di San Gregorio, di Santa Maria in Vepretis e dei Santi Tommaso e Barnaba. Ma è tutta l’atmosfera del luogo, avvolto in panorami luminosi, a incantare e stupire: non a caso è chiamato “il balcone dei Sibillini”, per le belle vedute panoramiche, il verde d’intorno, i tesori all’interno.

Museo pinacoteca Comunale, Biblioteca ed Archivio Comunali S. Gentili.

Tempo libero

San Ginesio, cittadina in provincia di Macerata con un territorio di 78 kmq, col suo ampio panorama sulla suggestiva terra delle Marche e così ricco di architetture monumentali siede sul Piceno a 690 metri di altitudine di fronte alla catena dei Monti Sibillini. Un vero “balcone” da dove la voce della Sibilla arriva inebriante congiuntamente alle voci dei tanti illustri e valorosi condottieri.

Piatto tipico

Il polentone di San Ginesio si ottiene con la farina di mais locale e si prepara con un sugo composto di cinque carni differenti o in bianco con salsiccia, costate di maiale e funghi.

Prodotto tipico

Dalle dolci colline ginesine, grazie alla passione e all’esperienza di viticoltori della cantina Terre di San Ginesio, provengono i vini Doc San Ginesio Rosso e San Ginesio Spumante a base di vernaccia nera. Esperti norcini, caseari e fornai preparano insaccati, formaggi e prodotti naturali da forno.

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