1083, in una pergamena conservata a Fermo è riportato per la prima volta il nome di Moresco.
Cosa vedere
Il borgo medievale prende dal castello la sua forma a ellisse e la sua posizione a dominio della verde valle dell’Aso.
Il castello, con le sue torri di avvistamento e di difesa, fu roccaforte strategica del Comune di Fermo nella guerra contro Ascoli e i suoi alleati.
Dalla sommità della torre lo sguardo spazia, nei giorni limpidi, dal monte Conero al Gran Sasso e fino alle coste albanesi. La grande campana del Cinquecento scandisce ancora i suoi rintocchi ogni giorno, alternandosi con quella della torre dell’Orologio, guardiana del castello eretta a difesa dell’antico accesso.
Tempo libero
Tennis, pesca sportiva, passeggiate e percorsi della fede.
Costeggiata di antiche abitazioni rurali, la valle del fiume Aso offre percorsi interessanti agli amanti della natura, per l’habitat di flora e fauna che si sta ricostituendo.
Piatto tipico
La “Pizza di Natale” è il dolce natalizio delle massaie di Moresco: gli ingredienti sono fichi secchi, mandorle, noci, farina, zucchero e cacao. La cucina picena offre anche i prelibati vincisgrassi (una pasta al forno), le creme fritte e le olive all’ascolana.
Prodotti tipici
Moresco signoreggia su una valle che ha il suo punto di forza nella produzione ortofrutticola. La pesca della Val d’Aso, dopo decenni di eccellenza e dopo la crisi dovuta all’invadenza dei mercati esteri,
sta tornando in auge grazie alla coltivazione biologica.Il ciauscolo anche noto come il “salame che si spalma” è un altro gustoso prodotto tipico di Moresco.