CANELLI

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Canelli, piccola cittadina del Monferrato Astigiano, è famosa per i suoi spumanti e le storiche case vinicole, ma non solo. Tra torri e castelli, oltre al vino a Canelli cI sono due chicche particolari. Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia o la Via degli Innamorati di Canelli. Nella parte bassa della città, giù nel Borgo, da Piazza Amedeo D’Aosta si può imboccare Via Giovanni Battista Giuliani. Proseguendo su questa strada e svoltando poi in Via Gioacchino Rossini, vi troverete in Piazza San Tommaso. Qui incontrerete la Chiesa di San Tommaso sulla sinistra, da cui prende il nome la piazza, e più a destra la Chiesa dell’Annunziata. Tra i due edifici religiosi inizia la Sternia, una strada pedonale selciata il cui nome attuale è via Villanuova. La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perché completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi dei quello che oggi è Castello Gancia. Da qualche tempo la Sternia si è guadagnata un terzo nome: è diventata infatti la Via degli Innamorati in onore dell’illustratore francese Raymond Peynet, creatore de “Les Amoureux” , diventati in italiano “I Fidanzatini”. Qui a Canelli l’artista dipinse una delle sue tavole e la città ha deciso di omaggiarlo dedicandogli la sua strada più importante. Lungo la camminata si incontrano diverse installazioni con opere in tema di artisti locali fino a giungere al Belvedere Unesco, dove trova posto la panchina degli innamorati. La seconda chicca inserita nel nostro tour si trova poco fuori l'abitato di Canelli. Si tratta della Panchina Gigante color moscato numero 30. Molto panoramica, seduti su questa panchina si può godere di un paesaggio fantastico, immersi tra distese di vigneti di ottimo Moscato. Si trova fuori Canelli sulla strada per Loazzolo, nei pressi dell’Agriturismo Tre Poggi, dove è possibile farsi timbrare il passaporto speciale dedicato al progetto Big Bench. In lontananza scendendo da Loazzolo si vede la panchina gigante in alto sul poggio sopra l’agriturismo e, poco prima, si può ammirare una scultura con mani gigantesche colorate. Ovviamente, sosta d'obbligo per una fotografia o un selfie.

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