Le Vie di Dante in bicicletta da Ravenna a Firenze

Una fantastica testimonianza di collaborazione tra operatori del settore, enti pubblici e di promozione del territorio

L’anniversario della morte del Sommo Poeta a 700 anni di distanza permette una riflessione sul passato e una visione sul futuro. Leggi le parole di Michele Boglioni, responsabile rotte e sistemi di navigazione di Pedaliamo in Italia, che ha collaborato attivamente alla costruzione dell’itinerario in Bicicletta da Ravenna a Firenze.

Ciao Michele, bello averti su Pedaliamo in Italia. Puoi spiegare il tuo ruolo in azienda? Di cosa ti occupi?

Ciao Alain e grazie per questa opportunità. In azienda io collaboro allo sviluppo di nuovi tour e in particolare curo la parte geografica. Un tour necessita di un itinerario che unisca tutte quelle emergenze naturalistiche, storiche, culturali, punti ristoro e di pernottamento. In particolare un tour in bicicletta ha bisogno di un itinerario che sia gradevole e sicuro per chi lo percorre. Io cerco e pianifico la strada migliore tenendo conto di quale difficoltà finale si vuole per il tour.  

 

 

Da dove nasce la nuova offerta turistica delle Vie di Dante? Di che cosa si tratta esattamente?

Quest’anno cade il sette centenario della morte di Dante Alighieri e in tutta Italia, in particolar modo nei luoghi in cui Dante visse, fioriscono appuntamenti culturali per celebrarne la vita e le opere. Quale miglior modo per unire una vacanza attiva alla visita di alcuni luoghi danteschi che un trek a piedi o un viaggio in bici?

E quindi sono nate le Vie di Dante: una serie di itinerari che uniscono  luoghi visitati o citati da Dante nelle sue terzine, tra Firenze e Ravenna.  E’ noto che Dante visse in molti altri luoghi del nord Italia: Verona, Padova, in Lunigiana; noi abbiamo scelto di concentrarci nel tratto da Firenze a Ravenna, perché Pedaliamo in Italia da 40 anni ha la sua sede in Romagna e quindi è il territorio che conosciamo e che vogliamo promuovere. Inoltre un itinerario tra Firenze e Ravenna è anche simbolico perché unisce il luogo della nascita e della morte di Dante.

Il paesaggio attraversato, ricco di borghi antichi, castelli, immerso nella natura rigogliosa dell’alto Appennino, offre al visitatore quell’atmosfera d’altri tempi che aiuta a gustare meglio il viaggio. Molti sono i luoghi danteschi dell’Appennino e molte sono le deviazioni che si possono fare per visitarli tutti: un viaggio lungo le Vie di Dante può durare veramente dal weekend alle due settimane.

 

 

Sappiamo che il viaggio può essere affrontato in treno, a piedi e in bicicletta. Perché scegliere la bicicletta?

Dante esiliato da Firenze attraversa l’Appennino. Ci piace vederlo in cammino o a dorso di mulo con tutti i suoi bagagli appresso. O magari su di un carro con tutta la famiglia. In ogni modo, di sicuro avrà avuto il cielo sopra la testa e la volta della foresta tutt’intorno. In bicicletta, come anche a piedi, possiamo ricreare quelle sensazioni fatte di suoni, colori, profumi mentre viaggiamo verso la nostra destinazione. La bicicletta, permettendo una progressione più veloce, ti dà la possibilità di improvvisare delle deviazioni per andare a visitare altri luoghi, pur mantenendo quella immersione a 360 gradi nell’ambiente circostante.

Quali servizi offre Pedaliamo in Italia per i viaggiatori che vogliono intraprendere questa rotta? Come si può prenotare un tour?

Pedaliamo in Italia offre al ciclo-viaggiatore la sua esperienza pluridecennale nello sviluppo di itinerari per vacanze in bicicletta fatta di conoscenza del territorio, gestione dei fornitori di servizi e noleggio di biciclette di qualità.  Per prenotare un nostro tour si può visitare il sito di Pedalimoinitalia.it, acquistarlo direttamente sul sito o contattarci per ricevere maggiori informazioni e per domande specifiche sulla organizzazione del  viaggio.

 

 

Quali sono secondo te i luoghi più significativi lungo l’itinerario? Un consiglio da esperto locale?

Firenze e Ravenna sono sicuramente tappe d’obbligo per tutto quello che offrono di tangibile sulla vita di Dante. Tuttavia, i miei preferiti sono quelli che mi piace pensare abbiano ispirato Dante: sicuramente la cascata dell’Acquacheta, probabilmente la più grande cascata che Dante abbia mai visto, il cui fragore ispira la descrizione del fiume infernale Flegetonte che cade dal settimo all’ottavo cerchio. Le gole, i gorghi e gli anfratti lungo i torrenti dell’Appennino che si ritrovano nelle descrizioni dei tanti fiumi della Divina Commedia. Ancora, la foresta densa e fitta dell’Appennino simbolo di quella Selva Oscura aspra, amara e selvaggia in cui Dante si trova perso nonché allegoria del peccato.

Un consiglio? Rispolveriamo la Divina Commedia, magari con un buon commentario, prima di intraprendere il viaggio. Ci aiuterà a riconoscere meglio i luoghi attraversati e i personaggi che vi vissero ai tempi dell’esilio di Dante, rendendo la nostra vacanza molto stimolante.

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